Giu 152018

Ho fotografato l’Anima: un viaggio al centro della mente

Ho fotografato l’Anima: un viaggio al centro della mente

Se noi sezioniamo il cervello, possiamo chiaramente vedere che è formato da zone scure e da zone chiare. Le zone scure sono chiamate sostanza grigia, anche se in realtà il loro colore è generalmente bruno; le seconde sono chiamate sostanza bianca. La sostanza grigia è formata da cellule nervose, mentre la sostanza bianca è formata dalle fibre nervose che collegano tutte le cellule nervose tra di loro. La sostanza grigia si presenta in due varietà: la prima, composta da cellule nervose disposte a strati come in una lasagna, si colloca nella parte più esterna del cervello e per questo si chiama corteccia cerebrale; la seconda, composta da cellule nervose non disposte a strati, ma riunite come semi in una ciotola, forma dei nuclei più o meno grandi al centro del cervello. Nuclei di neuroni grandi sono il nucleo caudato, il globo pallido, il putamen e l’amigdala, i più piccoli sono quelli che formano il talamo. Connessi da un’infinità di fibre nervose, i nuclei grandi e quelli piccoli convivono gli uni accanto agli altri, celati in profondità in ambedue gli emisferi cerebrali. La corteccia cerebrale è principalmente la sede delle strutture della coscienza, mentre i nuclei di cellule nervose al di sotto della corteccia, sicuramente meglio irrorati e meglio protetti dai traumi, dalle radiazioni e dalle infezioni, dove nascono le emozioni, la loro elaborazione e la risposta ad esse, sono la sede delle strutture dell’inconscio.

È in questo gruppo di nuclei di cellule nervose che io colloco quella che ho chiamato Anima.

In una ricerca condotta a Londra dal National Hospital of Neurosurgery e pubblicata su “Nature”, a diciassette volontari sono state fatte vedere varie fotografie e tra queste alcune erano le foto della persona di cui erano innamorati. La ricerca è stata compiuta mentre il loro cervello era controllato da una risonanza magnetica. È stato così dimostrato quali parti del cervello si “accendono” nel momento in cui si vede l’immagine di chi ci fa perdere la testa. Si attiva la zona ventrale del nucleo striato che fa parte dei gangli della base, a dimostrazione che queste sono sedi importanti delle emozioni. Anche per l’amore, la sede non è nella corteccia cerebrale, tanto meno nel cuore, ma nelle strutture nervose poste al centro del cervello. Per questo l’Anima, che rappresenta proprio tutte le nostre emozioni, i nostri desideri e la voglia o la paura di esprimerli, la centralina di comando del sistema endocrino e immunitario (che nascono appunto in quelle zone del cervello) va collocata proprio lì, in quei nuclei di sostanza grigia al centro del cervello.

Dalle immagini dei preparati istologici di queste zone di cervello umano, con il contributo determinante del fotografo e designer Michele Orlando che le ha interpretate e rielaborate in digital imaging, sono nate quelle che devono essere considerate le prime foto dell’Anima. La presentazione delle foto dell’Anima ha creato non poche critiche, alcune volte dure contestazioni. Ma so che molti ricercatori lavorano nella mia stessa direzione. Gary Marcus, esperto di genetica comportamentale afferma (La nascita della mente, Codice Edizioni, Torino, 2004, pag.15) che dovrò immergermi nel mondo delle cellule e delle proteine, il regno dove i geni fanno in effetti il loro lavoro. Questo potrà sembrare bizzarro in un libro sulla mente – la maggior parte dei libri sulla mente parlano di psicologia, non di cellule – ma io credo che i meccanismi del mondo cellulare gettino una potente luce sul mondo della mente, e che il mondo della mente non può essere compreso correttamente senza una buona padronanza del mondo cellulare.

Il fatto che l’Anima sia racchiusa in cellule nel cervello, non vuole dire necessariamente smentire tutto ciò che di lei è stato detto fino ad oggi. Le ipotesi di un Dio creatore che la immetta nella materia come soffio divino e immortale, o che si tratti di una forma di vita nata altrove e arrivata sulla terra dopo un lungo viaggio interplanetario da un altro mondo, sono affascinanti. Ma non sono essenziali per conoscerla. Nell’attesa di sapere qualcosa di più preciso sulla nascita della vita sulla terra, limitiamoci a studiare cosa sia in concreto la nostra Anima. Comprendere le sue immense potenzialità è il primo passo per creare un reale equilibrio psico-fisico, cioè un buon progetto per la salute.


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