Gen 022021

IL NUOVO LIBRO DI FABIO NORCIA

IL NUOVO LIBRO DI FABIO NORCIA

Tra qualche mese, in Aprile, sarà in libreria il mio prossimo saggio che racchiude tutte le mie più recenti ricerche sulla psiche e il mio metodo per raggiungere quello stato di benessere psichico e fisico che chiamo meditazione continua o estasi vera. Mi sono dedicato per oltre 50 anni allo studio della psiche. Faccio parte di quella categoria di filosofi che si definiscono  Neurofilosofi perché elaborano le loro tesi a partire dalle ricerche delle neuroscienze. Sono laureato in Medicina e Chirurgia e ho esercitato per oltre 40 anni la professione di medico di famiglia. Il mio ambulatorio di medico di famiglia è stato anche un laboratorio di sperimentazione dove ho cominciato ad applicare le mie conoscenze e le mie capacità di guarigione dei pazienti con disturbi mentali. Alla base del mio metodo c’era la convinzione che fosse necessario imparare il funzionamento della mente per potere uscire dal tunnel, dalla prigione della malattia mentale. Non è difficile farlo se le spiegazioni sono fatte in maniera semplice e chiara, in ogni caso scientificamente corrette. Ho presto imparato che quella tecnica che applico con i miei pazienti malati poteva essere applicata anche ai cosiddetti sani. Il grande psichiatra Franco Basaglia affermava che “Visto da vicino nessuno è normale”. Ho fatto mia la sua affermazione e ho cominciato ad applicare il mio metodo anche a tutti coloro che non erano soddisfatti dal proprio stile di vita e presentavano tutti una serie di piccoli sintomi di malessere psichico o fisico (le cosiddette malattie funzionali) ma anche a tutti quelli che avevano una sincera voglia di cambiamento per migliorare loro stessi e il mondo tutto. In effetti si può migliorare il mondo solo migliorando noi stessi. Ho raccolto le mie ricerche, le mie conoscenze sulla psiche e il metodo che uso in questo saggio che ne è la sintesi, il tutto spiegato in maniera semplice come lo spiego ai miei pazienti e a tutti coloro che partecipano alle mie conferenze e ai miei seminari. Ho fondato una scuola che ho chiamato Scuola di Scienza della Felicità che si propone proprio come scopo quello di far conoscere cosa sia veramente la felicità e avviare chi lo desidera a viverla per creare un effettivo equilibrio psico- fisico. In effetti tutto l’impegno degli esseri umano è concentrato nella ricerca della felicità. Della felicità sono state proposte centinaia di definizioni. La felicità va intesa come la possibilità di realizzare i nostri desideri e per primo la libertà di farlo come ciascuno desidera. Per questo la felicità è una terra senza sentieri che non si può raggiungere attraverso nessuna via, nessuna teoria, nessuna religione, nessuna ideologia, nessuna setta. La felicità non può venire organizzata e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero. La felicità è qualcosa di assolutamente individuale e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata, un credo che viene imposto ad altri. Perde una caratteristica indispensabile per essere realizzata: la libertà. Ecco la ragione per cui definisco la felicità come la libertà di potere realizzare i propri desideri. Eppure siamo inflazionati da metodi che insegnano ad essere felici! Il mio punto di vista a cui aderisco totalmente é che non sarò con voi quando ricercherete la vostra personale felicità. Il mio metodo si contraddistingue da tutti gli altri che ritengo per lo meno limitati o insufficienti. Io do solo i mezzi  per affrontare quel territorio che è di ciascuno di noi, solamente nostro. I mezzi che  offro sono la conoscenza delle strutture della mente per poterle utilizzarle al meglio nella ricerca della felicità. Quando si è pervenuti alla  conoscenza di sé, la capacità di creare illusioni e disturbi mentali e spesso anche fisici scompare. Solo allora diventa possibile immergersi nella realtà della natura per viverla al meglio e per trarne tutti i vantaggi possibili non solo a livello individuale ma anche sociale di gruppo.