Ago 202016
Riconquistare la felicità perduta

Se non sottoponiamo la nostra mente ad una radicale trasformazione psicologica non c’è speranza per il futuro dell’uomo e del mondo tutto. Le cellule cerebrali che la compongono, nel corso dei secoli e maggiormente negli ultimi tempi con la crescita della tecnologia, sono state danneggiate, distorte e deformate dalle pressione costante determinata da cattivi insegnamenti imposti fin da bambini con atteggiamenti morali, religioni, teorie, propagande, culture innaturali, tradizioni e quant’altro. Il cervello ha subito una compressione costante schiacciato dalla preoccupazione di seguire le regole più astruse fatte di ricatti, di paure e di punizioni. Il risultato inevitabile è stata una distorsione delle attività mentali che hanno portato ad una serie di malesseri caratterizzati da ansia, depressione e rabbia che io ho classificato come disturbi di personalità. Un cervello danneggiato è preso dalla trappola dell’illusione e anche se meditasse mille anni non riuscirebbe a guarire. Occorre riportare il cervello ad uno stato originale di integrità, duttilità, giovinezza, freschezza e innocenza. Solo una mente innocente può ritrovare la strada della verità, della libertà e della felicità, in sintesi l’equilibrio psichico. Tutto questo è possibile se decidiamo di studiare come funziona la mente e poi applicare quelle regole che sono alla base del suo funzionamento. È una strada non certo breve, ma affascinante come una strada di campagna che costeggia boschi colorati di piante dagli aromi più inebrianti.


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