Set 112016
Riflessioni sull’anima

La conoscenza di come funziona la mente è stata per me indispensabile perché mi ha permesso di approdare quello stato di meditazione continua che ho definito la vera estasi. Ne è derivato uno straordinario senso di benessere e di equilibrio psichico che ha dato origine alla mia crescita spirituale. Per capire cosa significhi crescita spirituale bisogna perciò partire dalla piena conoscenza di termini come Cervello, Mente, Anima e Spirito che ho raccolto in quattro riflessioni.
Da sempre l’uomo ha cercato di comprendere l’infinito che sente istintivamente di possedere dentro di sé. A questa entità ha dato il nome di Anima. La parola trova la sua origine nel termine greco anemos, ovvero “vento”, soffio vitale. Coincide con quello che gli antichi sentivano quando cercavano di descrivere la loro esperienza con il “divino”: una sorta di imperscrutabile respiro che
alitava dentro i loro cuori ma che al contempo non apparteneva a loro, un vento che si diffondeva da una forza creatrice non manifesta eppur evidente. Per alcuni quel soffio divino viene da Dio tornerà a Lui dopo la morte. Per altri, che sostengono la teoria della reincarnazione, l’Anima trasmigra di generazione in generazione in un nuovo corpo. Per altri ancora l’Anima è solo una invenzione delle religioni e se ne può dimostrare la sua non esistenza. In ogni caso tutti parlano di Anima ma nella maggior parte dei casi non sanno definirla se non con dubbi, interrogativi e fantasticherie inserendola più nella categoria religione o filosofia che in quella della scienza e della medicina. Se per molti sembrerebbe che l’equazione Anima come parte della psiche possa essere
sostenuta, per altri l’Anima trascende tutte le definizioni che la possono inserire in una qualunque parte del corpo, cioè della materia vivente. È difficile mettere d’accordo opinioni tanto diverse, anche tenendo conto che per condizionamenti infantili, soprattutto di carattere religioso, la maggior
parte di noi è tentata di collocare l’Anima al di fuori del corpo. Per questo da quando ho cominciato a parlare di Anima con il mio linguaggio, le critiche sono state tante e molte volte in netta contrapposizione tra di loro. Generalmente le critiche alla mia visione dell’Anima sono fatte da due tipi di persone. Da una parte quelli che non accettano la mia visione materialistica dell’Anima fatta di cellule ben descritte e localizzate nel cervello. Si tratta in genere di persone
che hanno una visione religiosa dell’Anima. Poi ci sono persone che in tutta buona fede dichiarano senza mezzi termini che l’Anima non esiste perché contestano visioni religiose magiche e irreali. La mia definizione di Anima è invece carnale e reale. Corrisponde a quella che si trova nei vocabolari.
Riporto qui la definizione di Anima tratta dal vocabolario della Treccani. Come ci si può rendere conto l’Anima esiste e come! A questi tipi di Anima, in fondo alla lista, alla lettera i, ho voluto aggiungere la mia definizione di Anima perché a tale lista appartiene.

Di varie cose l’Anima è la parte interna, quella che funge da sostegno o dà forma. In particolare:

  1. Anima d’una pianta, d’una radice, la sostanza intima; a. del legno, la parte più interna, sinon. di durame; a. d’un frutto, il seme rinchiuso nel nòcciolo (quindi, di persone legate da stretta amicizia e da unità di sentimenti: sono due a. in un nòcciolo); a. d’un bottone, il dischetto di legno o di metallo che viene ricoperto di stoffa; a. della cravatta, striscia di stoffa posta
    nell’interno della cravatta per renderla più consistente; a. di una corda, il canapo intorno a cui sono avvolti i legnoli; a. di una matita, il canaletto per la grafite; in legatoria, anima, striscia di cartone leggero che viene fissata sulla tela o pelle che ricopre il libro, in corrispondenza del dorso, tra i due capitelli.
  2. Negli strumenti musicali a corda (violino, ecc.), pezzetto di legno cilindrico posto nell’interno della cassa, tra il fondo e il coperchio, nel punto su cui fa forza il ponticello. Nell’organo, diaframma posto tra il piede e il corpo della canna (cosiddetta canna ad anima o labiale, contrapposta alla canna ad ancia).
  3. Nei profilati metallici a doppio T e nelle travi composte a parete piena, parte resistente centrale disposta sul piano di sollecitazione e destinata ad assorbire prevalentemente gli sforzi di taglio; nelle costruzioni di legno, è un pezzo che ne unisce due altri, a contatto, penetrando entro cavità in essi praticate.
  4. In fonderia, parte della forma destinata a produrre nel getto una cavità: le anime vengono preparate separatamente in apposite scatole dette casse d’anima e introdotte nella forma allogandole negli incavi prodotti dalle portate d’anima di cui è provvisto il modello.
  5. Nella tecnica, a. di un cavo, il cordone centrale su cui sono avvolti i trefoli (a volte di materiale diverso da quello dell’anima stessa).
  6. In artiglieria, cavità interna della bocca da fuoco comprendente la camera di caricamento e la parte rigata: nella prima prende alloggiamento il proiettile, la seconda è percorsa dal proietto alla partenza del colpo.
  7. In tipografia, il supporto metallico dei rulli inchiostratori o bagnatori di macchine da stampa tipografiche o offset.
  8. Antica armatura a scaglie o a lamine che copriva il petto ed era adoperata fanti o dai combattenti sulle navi.
  9. La parte più interna del cervello che costituisce la centralina di comando delle emozioni e del sistema neuroimmunoendocrino (secondo le ricerche del neurofilosofo Fabio Norcia).

Per me l’Anima è “l’ospite” più importante della psiche, la parte più nobile del cervello formata da un groviglio di neuroni, connessi tra loro da fibre e neurotrasmettitori. È il centro della vita, la sede delle emozioni e la centralina di comando di tutte le nostre attività. Niente può avvenire se non lo decide l’Anima. Per questo è la parte esecutiva delle nostre azioni. Dobbiamo imparare a conoscerla e scopriremo allora che non si tratta di qualcosa di impalpabile ed indecifrabile, tanto meno così indefinibile da essere considerata magica da alcuni o del tutto inesistente da altri. La scienza è in grado di cominciare a raccontarci la sua vera storia e non dobbiamo assolutamente
perdercela, perché è la chiave di lettura più semplice e più vera per conosce noi stessi. Lì dove i neuroscienziati hanno scoperto che nascono i desideri e le emozioni, la loro elaborazione e la risposta ad essi, il sistema immunitario, quello endocrino e quello neurovegetativo, quella è la sede dell’Anima. Anche l’Anima, come la coscienza, è formata da neuroni specializzati (gli psiconeuroni) il cui compito è quello di ricercare il piacere e di allontanare il dolore. Proprio guidata queste due emozioni essenziali l’Anima sceglie e agisce. Attraverso neuroni e fibre nervose l’Anima si diffonde poi in tutto il corpo fino a raggiungere le zone più periferiche. Ma il centro di coordinamento di tutte le sue attività, la centralina di comando, cuore nevralgico che permette all’uomo di vivere come essere unico e indipendente, si trova proprio nelle strutture nervose poste al centro del cervello. Ho fotografato al microscopio i preparati istologici di queste zone del cervello, prelevate da cervelli umani. Ho ottenuto delle foto che sono state elaborate al computer dal designer Michele Orlando. Il risultato è stato quello che ho definito le prime vere foto dell’Anima.


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